Amleto FX
“Si presenta in giubba nera e con una parrucca che richiama immediatamente l’iconica pettinatura di Amy Whinehouse; poi stride la voce recitando San Lorenzo di Pascoli; indossa il candido vestito di Marylin con regolamentare parrucca biondo platino; ancora intona i versi shakesperiani sulla falsariga di Kurt Cobain; arriva a mettere in mezzo alla cameretta di Van Gogh, che fa da fondale, anche Robin Williams e un passo delle Ceneri di Gramsci rivolto a Ofelia, che risuona, decontestualizzato, quasi surreale. Lo spettacolo respira di un sincretismo, superficiale e profondissimo, tutt’altro che postmoderno. Qui si avverte la fatica di Sisifo di chi deve combattere per imbastirsi uno straccio d’identità, per sopravvivere sognando in una città sfranta e incarognita, in un Paese involgarito, in un mondo disilluso.”
Andrea Porcheddu